Sono tornate le vignette sul NYT, stavolta non sull’olio d’oliva ma sul  Pomodoro San Marzano. Un argomento centrato. Come spieghiamo oggi sul Mattino, Blechman ha conosciuto Paolo Ruggiero diDanicoop al Fancy Food, gli ha chiesto come e perché il suo pomodoro costasse tanto. Poi è venuto a Sarno, ha verificato tutto di persona e adesso ha scritto questo articolo.

di Nicholas Blechman*

San Marzano è il nome associato a dei pomodori di qualità favolosa – dolci e saporiti – venduti sino in Giappone.

Sono quelli preferiti per la preparazione della pizza napoletana e usati da alcuni dei migliori chef al mondo.

Sono raccolti a mano da una vecchia generazione di coltivatori italiani. Questi contadini sono una specie in via di estinzione. A differenza delle giovani donne ritratte su alcune lattine, la maggior parte di loro sono uomini, di 50 anni e più.

I pomodori San Marzano sono coltivati in piccoli appezzamenti di terra nell’area dell’Agro Sarnese Nocerino sotto il Vesuvio, vicino Napoli. San Marzano è una Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.). Solo i pomodori coltivati qui sono i veri San Marzano.

La settimana scorsa a Brooklyn, poiché avevo desiderio di una salsa di pomdoro, presi un barattolo di pomodori San Marzano e vidi che in piccolo c’era scritto che erano stati coltivati negli Stati Uniti. L’etichetta era in parte in italiano – “San Marzano”, “Pomodori Pelati” – ma il prodotto era americano. Com’è possibile?

I produttori di San Marzano sono danneggiati dalle false etichette dei pomodori della varietà San Marzano, coltivati altrove e venduti in primo luogo negli Stati Uniti come “San Marzano”.

Nell’Unione Europea i pomodori possono essere etichettati come San Marzano solo se rispondono ai rigorosi criteri di un Consorzio approvato dal governo. Tutto, dalla crescita dei semi, alle etichette alla distanza tra le piante, è regolamentato.

La polizia italiana sequestra regolarmente pomodori con falsa etichettatura. Nel 2010 sono state confiscate più di 1.000 tonnellate di pomodori con falsa etichetta di San Marzano destinate agli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti non c’è la D.O.P. o il Consorzio che possono proteggere dalle etichette contraffatte. Pertiene al consumatore conoscere le differenze.

Etichetta contraffatta

  • Non riporta la dicitura “Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino”
  • Manca il numero ID
  • Manca il sigillo DOP e quello del Consorzio

I veri pomodori San Marzano non sono mai venduti schiacciati, a pezzi o in polpa.

L’Italia è uno dei più grandi produttori al mondo di concentrato di pomodoro ma non tutto questo prodotto proviene da pomodori italiani. Il concentrato di pomodoro è importato in Italia dalla Cina.

I produttori hanno imparato a diluire il triplo concentrato con acqua, ad aggiungere il sale, a pastorizzarlo e a venderlo come doppio concentrato di pomodoro. Ma questo non può essere etichettato come “prodotto in Italia”, anche quando i pomodori sono stati prodotti in Cina ma trasformati in Italia.

Essendo in dubbio su quale prodotto acquistare per la mia salsa, vado da Gustiamo al Bronx e pago 30,50 dollari per del concentrato di pomodoro Pianogrillo, fatto con pomodori siciliani, e 3,90 dollari per un barattolo di circa 400 grammi di pomodori San Marzano Gustarosso. Probabilmente è caro ma questo è il prezzo dell’autenticità in un sistema economico alimentare globalizzato.

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